Economia ed Economisti
Citazioni e aforismi sull'economia e sugli economisti
Descrizione Tema
L’economista è un personaggio oscuro e dai tratti sfocati, al limite dell’umano. Lo si associa alle parole ‘spread’, ‘crisi’ e ‘borsa’, e nell'immaginario comune potrebbe addirittura assumere le vesti di un cyborg, un robot senza sentimenti. Poco noto è il durissimo iter scolastico che un economista deve affrontare per potersi definire tale e spesso la sua figura viene confusa con quella del finanziere, del professore o del giornalista. Ce lo immaginiamo così, sepolto da cartelle di dati, grafici e modelli matematici, con la brocca del caffè semivuota sul tavolo e lui intento a scrivere un importantissimo articolo che darà la svolta alla situazione economica mondiale, che dico, universale. Un po’ altezzoso e saccente, rigorosamente con gli occhiali e con una calvizie incipiente, il nostro uomo adora parlare, discutere, riflettere, commentare e fa i salti di gioia ogni qual volta riceve l’invito ad una conferenza internazionale dove troverà i suoi simili per confrontarsi ed affermare convinto la Verità. Proprio così, l’economista è un chiacchierone che adora il suono della propria voce e lo sguardo vuoto di chi lo ascolta. Che importanza potrà mai avere l’aumento costante e continuo dei prezzi, visto che il suo ultimo articolo è stato pubblicato sulla rivista più importante del settore?
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“I clienti, non i concorrenti decidono chi vince la guerra.”
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“Almeno la metà degli errori più comuni in economia provengono dal supporre che l'attività economica sia un gioco a somma zero, in cui ciò che viene guadagnato da qualcuno è perso da qualcun altro. Ma le transazioni non continuerebbero a meno che entrambi le parti traggano profitto, sia nel commercio internazionale, che nell'impiego, che...” (continua)(continua a leggere)
“Anche in mezzo a grandi crisi, il «mercato» non ha risposte al problema principale che il XXI secolo ha di fronte: una crescita economica illimitata e sempre più hi-tech alla ricerca di profitti insostenibili produce una ricchezza globale, certo, ma a scapito di un fattore della produzione, il lavoro umano, che diventa sempre più superfluo e...” (continua)(continua a leggere)
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