“La guardia muore ma non si arrende.”
La leggenda ha attribuito questa frase al generale francese Cambronne, il quale comandava una divisione della vecchia Guardia imperiale nelle infauste giornate di Waterloo. Ed essa sarebbe stata preceduta da una famosa volgare invettiva. "Merde". Ma successivamente lo stesso Cambronne smentiva la frase e l'epiteto. Infatti, verità storica è che la guardia si arrese e non morì. Ed è pure storicamente provato che una frase simile era stata pronunciata per davvero dal colonnello italiano marchese Filippo del Carretto di Camerano, diciannove anni prima, ossia nell'aprile 1796, il quale con 500 granatieri era riuscito a difendere lo smantellato castello di Cosseria contro il vittorioso esercito napoleonico. Al generale Banel, che gli intimava la resa, il Del Carretto rispose: "Sachez que vous aveza à faire aux grenadiers piemontais, qui ne se rendent jamais!" (Sappiate che avete a che fare con i granatieri piemontesi, i quali non si arrenderanno mai!) E morì nella estrema difesa, come aveva predetto, con la maggior parte dei suoi uomini
Guerra e Pace, Crescita personale, Cambiamento, Forze dell'ordine
libro (Il grande libro della lingua italiana, Motta Editore)
03/02/2014 alle 10:51 Valutazione mediaeccellente1Curiosità 2366
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La garde meurt et se ne rend pas.
- La trovi in Guerra e Pace
“Sarò conquistato; non capitolerò.”
- La trovi in Carriera
“Più duro lavori, più difficile diventa arrendersi.”
- La trovi in Carriera
“Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare.”
“Il peggior castigo non è arrendersi senza lottare. Il peggior castigo è arrendersi senza aver potuto lottare.”