Tutte le frasi di Beppe Fenoglio
“Questa guerra non la si può fare che cosí. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.”
“Dovremmo pensare un po’ di piú a quelli di noi che son finiti in Germania. Dovremmo tenerli un po’ piú presenti. Dovremmo schiacciare un po’ di piú l’acceleratore anche per loro. Si deve stare tremendamente male dietro un reticolato, si deve fare una fame caína, e c’è da perdere la ragione. Anche un solo giorno può essere importante per loro,...” (continua)(continua a leggere)
“Non poteva piú vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza sapere.”
“Io prego sempre per i partigiani. Tutte le sere dico una preghiera per i partigiani.”
“A ventidue anni, già aveva ai lati della bocca due forti pieghe amare, e la fronte profondamente incisa per l’abitudine di stare quasi di continuo aggrottato. I capelli erano castani, ma mesi di pioggia e di polvere li avevano ridotti alla piú vile gradazione di biondo. All’attivo aveva solamente gli occhi, tristi e ironici, duri e ansiosi, che...” (continua)(continua a leggere)
“L’ozio quando è troppo completo ti inchioda piú dell’occupazione piú frenetica.”
“Aleggiava da sempre intorno a Johnny una vaga, gratuita, ma pleased and pleasing reputazione d’impraticità, di testa fra le nubi, di letteratura in vita.”
- Dal libro: La malora
“Io ero a servire, l’unico di tutta la parentela che fosse a servire, e la cosa imbarazzava anche loro.”
- Dal libro: La malora
“Tieni conto di cosa ho fatto per amore e usami indulgenza per cosa ho fatto per forza.”
- Dal libro: La malora
“Nel pieno della malora la vita m’era diventata insopportabile.”
- Dal libro: La malora
“Mi sembrava di tornare come un soldato, non da permanente, ma proprio dalla guerra.”
“Milton era un brutto: alto, scarno, curvo di spalle. Aveva la pelle spessa e pallidissima, ma capace di infoscarsi al minimo cambiamento di luce o di umore.”
- Dal libro: La malora
In evidenza