Nascita
Citazioni e aforismi sulla nascita
Descrizione Tema
Sei stesa nel letto d’ospedale da cinque ore ormai. Quando ti si sono rotte le acque stavi dormendo, tuo marito ti ha caricata in auto ed ha chiamato il dottore dicendogli che stavi per partorire. Il camice che ti hanno dato le infermiere non ti piace, sa di disinfettante ed è tutt'altro che morbido e confortevole. Sei girata su un fianco, i dolori non ti danno pace, tua madre è seduta lì vicino e ti tiene la mano. Il tuo compagno ti sta togliendo i capelli dal viso, le sue mani tremano e ti mettono agitazione. Il tuo viso è una smorfia contratta, finalmente decidono di somministrarti l’epidurale e torni a respirare. Non passa molto tempo ed ecco che cominci a sentire il bisogno di spingere: sono tutti pronti ora, il tuo compagno decide stoicamente di rimanere in sala parto e ti aiuta tenendoti una gamba con una mano e la testa con l’altra, l’infermiera ti aiuta a mantenere il respiro regolare e ti dice quando spingere. Il tuo unico pensiero è "Per favore, esci", e così è: alla terza spinta il dottore prende il bambino tra le mani, l’ostetrica taglia il cordone ombelicale e tu sudata e dolorante scoppi a piangere quando senti i primi vagiti di tuo figlio. Dopo pochi minuti ti ritrovi tra le braccia un neonato con gli occhi chiusi e la pelle ancora violacea pronto per la prima poppata. Sei diventata mamma, da ora pannolini e biberon diventeranno la tua quotidianità e, tutto sommato, ne sei felice.
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- Dal libro: Il tamburo di latta
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“Era uno di quei neonati dall'udito fino il cui sviluppo intellettuale è già concluso con la nascita e in seguito non fa che confermarsi.”
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