Tutte le frasi di Paola Mastrocola
“L’idea oggi invalsa e trionfante è che, se uno studente non studia, è colpa dell’insegnante che non lo sa motivare.”
“Oggi l’insegnante deve fare ben altro. Recupera. Colma. Accoglie. Progetta. Esplicita. Pianifica l’offerta, cura l’utenza, individua i percorsi, stabilisce gli obiettivi, disegna la mappa, costruisce la griglia, indica i saperi, fornisce un metodo, studia le strategie, usa gli strumenti, stabilisce i criteri, valuta oggettivamente, si autovaluta...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Palline di pane
“La scuola di oggi (attraverso tutte le riforme recenti, dal 1994 a oggi) sta completamente abolendo la componente estetica (ed estatica!) dalla vita dei giovani: non esiste più il pensiero artistico, e l’arte, la musica, la letteratura (e quindi in generale il pensiero, dico il pensiero astratto, inutile, creativo) sono relegati in una specie di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Palline di pane
E' che non è vero che i figli hanno la loro vita, hanno anche la nostra vita, e noi abbiamo la loro. [...] Ma noi non chiediamo più nulla ai figli, neanche "come stai". Abbiamo paura di disturbare. Di interrompere il loro sonno chiamato giovinezza. Quando gli chiediamo di studiare, siamo patetici. Glielo chiediamo così, perché si fa, perché ci è... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Palline di pane
“Il mare è dove la terra finisce: per questo abbiamo sempre ogni volta quella sensazione forte di inizio.”
- Dal libro: Palline di pane
“L'arte di rimandare le scelte, possibilmente di non farle mai: sottile convinzione, deliziosa, che poi all'ultimo qualcosa o qualcuno intervenga a provocarla la scelta, a renderla in qualche modo obbligatoria.”
- Dal libro: Palline di pane
“Una foto bisogna pensarla. Non si fa con un clic, si fa con giornate e giornate passate a pensare: al progetto, all'idea, alla tua vita, al luogo, alla luce, a quand'eri piccola, non so, pensare, al senso, al posto che avrà quella foto, alla tua opera complessiva, a come va a finire la storia che vuoi raccontare.”
- Dal libro: Palline di pane
- Dal libro: Palline di pane
- Dal libro: Palline di pane
“A me piacerebbe che la realtà fosse esattamente quella che si vede e niente di più. Che il suo lato nascosto rimanesse nascosto: una montagna sommersa e noi quassù piccoli e senza strumenti ottici, né maschera sub, né cannocchiale, niente. Impossibile vedere. Una sorta di invisibilità del mondo, ecco. Mica per niente Omero era cieco; lo sapeva,...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Palline di pane
- Dal libro: Palline di pane
- Dal libro: Palline di pane
“Ormai, per amor del quieto vivere, non facciamo più nessuno sforzo per pensarla a modo nostro.”
“Il messaggio comunicativo è chiaro e univoco, il messaggio letterario invece è ambiguo e plurivoco.”
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