“L'alunna G. durante la mia ora di lezione (italiano) si pone davanti alla finestra fornita di specchietto e pinzette, mettendosi a fare le sopracciglia. Nonostante i miei richiami mi risponde sgarbatamente dicendo: «Si faccia i fatti suoi, a casa non ho tempo per farle dato che lei ci massacra di compiti».”
L'alunno D. alla mia richiesta di consegnarmi il libretto per scrivergli una nota risponde in dialetto: "Meo gà magna ea cavara", ovvero: "Me lo ha mangiato la capra". Chiedo colloquio coi genitori e provvedimento disciplinare.
“Al rientro dall'intervallo gli alunni S. e R. simulano, utilizzando una sedia e un portaombrelli, un sidecar. Dopo l'ennesima curva, i due impennano ribaltandosi sul pavimento. Richiedo l'intervento del preside.”
“Gentile signora la informo che sua figlia L. al mio invito a impegnarsi nei lavori di arte mi ha risposto che non gliene frega nulla. Nel dirle che avrei scritto la presente nota, mi ha risposto di fare pure, perché nemmeno a sua madre interessava quella materia.”
“L'alunno L. B. aiutato da ignoti porta la macchinetta del caffè e delle bibite presenti in classe. Solo chi è del loro giro può usufruirne. Richiesta sospensione.”
“L'alunno S. dopo ripetuti tentativi di piegare una sbarra di ferro tenta di applicare la lezione di fisica sulle leve incastrando la suddetta sbarra dietro il termosifone e tirando con forza. Il termosifone non regge e si stacca dal muro. L'alunno S. viene sospeso per una settimana con obbligo di frequenza. La classe IIIC si trasferisce nel...”
(continua)(continua a leggere)