Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
Ebbene, negli ultimi anni il prolifico romanziere ha invaso quasi ogni anno il mercato con un nuovo romanzo, uno più brutto dell'altro, alcuni decisamente ignobili. "Io e lui" e la "Vita interiore" aspiravano ad essere romanzi di soggetto turpe, ma quello che è veramente turpe in questi romanzi è la scrittura: sciatta, volgare, piatta, monotona,... (continua)(continua a leggere)
“Il principe Carlo d'Inghilterra resta l'unico al mondo ad aver pigliato una Camilla scaduta senza neanche ricevere il Coccio del Mulino Bianco.”
“Visto da vicino, Pelù è sconcertante: ha l'espressione di uno che è appena uscito da una lavatrice. Alla faccia tritata come un teppista del Caravaggio, occorre aggiungere uno sguardo luciferino e barcollante, muscoli tozzi e ben oliati, naturalmente esposti fuori dalla canottiera su cui campeggia l'inevitabile santino del Che Guevara; in questo...” (continua)(continua a leggere)
“Come regista era dieci volte meglio che come amante.”
“Intervistato dai giornalisti sul suo imminente matrimonio con una donna di quarantadue anni, il regista Roman Polanski ha detto ai giornalisti: «Per come la vedo io, lei è equivale a tre quattordicenni».”
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