Frasi sull'ambizione
In archivio 524 frasi, aforismi, citazioni sull'ambizioneAmbizione
Cupidigia d'onore, e di maggioranza l'ambire [Latino: ambitio, ambitus].
L'ambizione è un forte desiderio di raggiungere la vetta, il successo, di uscirne vittorioso. E' ciò di cui Macbeth era provvisto per eccesso, e ciò di cui i fannulloni sono sprovvisti per difetto. Quando una persona ha un'ambizione, si usa l'aggetti "ambizioso". Di solito il suo obiettivo è la ricchezza, ma può essere anche il potere o la fama. La parola deriva dal latino ambīre "andare intorno". Deriva dalla pratica in uso nell'Antica Roma tra i candidati ad alcune cariche importanti che consisteva nell'andare in giro per guadagnare il favore e il consenso, e quindi voti, per raggiungere il loro obiettivo di essere potenti o famosi.
L'ambizione è un forte desiderio di raggiungere la vetta, il successo, di uscirne vittorioso. E' ciò di cui Macbeth era provvisto per eccesso, e ciò di cui i fannulloni sono sprovvisti per difetto. Quando una persona ha un'ambizione, si usa l'aggetti "ambizioso". Di solito il suo obiettivo è la ricchezza, ma può essere anche il potere o la fama. La parola deriva dal latino ambīre "andare intorno". Deriva dalla pratica in uso nell'Antica Roma tra i candidati ad alcune cariche importanti che consisteva nell'andare in giro per guadagnare il favore e il consenso, e quindi voti, per raggiungere il loro obiettivo di essere potenti o famosi.
- La trovi in Carriera
“Uno può mancare il bersaglio mirando troppo in alto, così come troppo in basso.”
- La trovi in Uomini e Donne
“Una donna, prima di tutto, è una donna, e come tale avanza pretese che uno studioso serio non si sognerebbe neppure lontanamente di soddisfare.”
“Aragon: tanto e tanto arrivismo per un così modesto arrivo.”
“Ho troppa ambizione per averne.”
- La trovi in Carriera
“Quanto più in alto un uomo sale, da tanto più in alto cadrà.”
- La trovi in Aneddoti
“Aristide, politico e generale ateniese, venne condannato ingiustamente all'esilio nonostante fosse soprannominato 'il giusto'. Un giorno vide uno che scriveva su un coccio il suo nome, chiedendone quindi l'esilio. Incuriosito, gli chiese perché lo facesse e perché lo ritenesse meritevole di una pena così grave. E questo gli rispose che non...” (continua)(continua a leggere)
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