Puttane
Citazioni e aforismi sulla prostituzione e sulle prostitute
Descrizione Tema
In principio erano le messaline, le concubine e le cortigiane, poi venne il tempo delle donne di strada, di mal affare e di facili costumi, ora il regno è delle squillo, delle lucciole e delle escort. Tutte vivono vendendo il proprio corpo al primo che capita. In questo dissoluto contesto di mercificazione della carne, ogni madre cresce la propria figlia insegnandole cosa è bene e cosa è male, portandola ad additare le passeggiatrici sulla tangenziale come incarnazioni del Male. Capito quindi cosa non deve fare per essere ritenuta una meretrice, la piccola si rende conto delle incongruenze della vita già guardando i cartoni animati, da sempre considerati un compendio all'educazione infantile: Biancaneve viveva in casa con sette uomini e Puffetta era l’unica femmina della sua comunità di gnomi blu. Anche in questo caso la bambina tiene fede all'educazione materna ricevuta. La sua capacità di discernere tra chi sia sgualdrina e chi no, tuttavia, entra in crisi con l’adolescenza: la giovane pura ed innocente si chiederà perché viene apostrofata con gli epiteti più volgari dal fidanzatino che ha appena mollato e col passare del tempo la litania di insulti diventerà per lei, ormai giovane donna, un rozzo rumore di sfondo ogni volta che in una discussione avrà la meglio e non sapendo più come ribatterle la si chiamerà ‘puttana’ per farla tacere.
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- Dal libro: Canti Orfici
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“Cento lire, - pensò Fantina, - Ma dove posso trovare un mestiere da guadagnare cento soldi al giorno?... Via vendiamo il resto!... E la sventurata divenne prostituta.”
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“Il sesso femminile non ha un ammiratore più grande di me, e ho le fatture che lo provano.”
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