Tutte le frasi di Antonio Caprarica
“Io sinceramente perché sono infelice, insoddisfatta e preferisco ammazzarmi con le mani mie.”
“Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio, o del fornaio, che ci aspettiamo il nostro pranzo ma dal loro riguardo al loro proprio interesse.”
“Stare lontani aiuta a conquistare una prospettiva più ampia. Ma troppo a lungo, rischia di appannare lo sguardo. Di cancellare le memorie.”
“Gli italiani si lasciano di buon grado convincere che i loro guai derivino tutti da un ceto politico corrotto e inefficiente: vera o falsa che sia, questa presunzione di colpa altrui comunque assolve l’opinione pubblica dal dovere di farsi sentire, e gli individui dal rischio di affrontare una sfida personale.”
“Il mondo si aspetta da lui che sia furbo, cinico, opportunista. Refrattario alle regole.”
“Senza memoria non si appartiene più a nessun luogo.”
“I danesi investano davvero sui loro giovani.”
“Basta un permesso della City Hall al costo di una manciata di sterline per fare di un disoccupato un piccolo imprenditore, una volta trovati i soldi per cominciare.”
“Chi confidava maggiormente nei propri sforzi meritava di vivere meglio di quanti facevano affidamento sugli altri.”
“Quando un italiano viene al mondo non solo è già gravato, in culla, di oltre 20.000 euro di debito pubblico, la sua parte di bancarotta statale, ma pure di una quota equivalente di stereotipo nazionale.”
“E' più onesto riconoscere che l’autoindulgenza è un peccatuccio nazionale, e non soltanto un vizio dei nostri rappresentanti in Parlamento o nel sindacato o perfino nella filodrammatica parrocchiale.”
“La violenza costante della battaglia politica è una conferma della faziosità dell’italiano, del suo perenne dividere il mondo in bianco-e-nero, guelfo-e-ghibellino, imperiale-e-repubblicano, e per venire a tempi più moderni cavouriani e mazziniani, laici e clericali, repubblichini e antifascisti, Don Camillo e Peppone.”
“Si è sempre il Sud di qualcun altro.”
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“La differenza tra Tony Blair ed i nostri politici? Tony Blair diventerà ricco ora che ha smesso con la politica.”
“Appare diffusa nel Bel Paese, tra la generale rassegnazione (o complicità?), la convinzione che il servizio per il quale si è pagati sia in realtà un magnanimo gesto di cortesia verso chi lo richiede.”
“Ciascuno è responsabile per la parte che gli spetta, in proporzione della sua capacità a fare il bene o a fare il male.”
“L’identità viene evocata quando la comunità crolla.”
“L’Italia non si stanca mai di essere un paese arretrato. Fa qualunque sacrificio, perfino delle rivoluzioni, pur di rimanere vecchio.”
“Le regole rappresentano per la maggior parte degli abitanti della Penisola un impaccio fastidioso piuttosto che l’indispensabile cornice del vivere civile.”
“Non è forse la dissimulazione l’arte di governo più esibita nel Bel Paese?”
“L’etica della responsabilità è così rara da rintracciare nei nostri comportamenti pubblici e privati.”
“Non è che ho iniziato per moda, magari, va be’, le prime volte uno inizia per curiosità.”
“Sui moli del porto di Helsinki, una delle più struggenti insenature naturali del pianeta, l’alba estiva vi offre uno spettacolo straordinario: decine di ubriachi stesi per terra a smaltire la sbornia. ”
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