Tutte le frasi di Maurizio de Giovanni
- Dal libro: Regalo di Natale
“In due anni, non aveva avuto altre relazioni perché le sembrava triste andarsele a cercare, come le sue amiche divorziate facevano, provando a coinvolgerla in serate malinconiche in locali specifici. Lei si defilava, dicendo a se stessa che le cose importanti ti vengono a cercare, e che non succede mai viceversa; e che le occasioni, a volerle...” (continua)(continua a leggere)
“Siamo felici solo nel passato. Dal passato emergono ricordi di una mattinata, di una festa, di un pranzo, magari con una persona cara che non c’è più, come nel mio caso, o semplicemente della gioventù perduta, ed ecco che sorge lancinante il rimpianto. Eppure, in quel momento che stai ricordando, eri davvero felice? No, non lo eri. Pensavi al...” (continua)(continua a leggere)
“Esiste chi vive nell’incoscienza, facendosi portare dalla corrente.”
- Dal libro: Regalo di Natale
“I sensi attivano la memoria.”
“Certi sorrisi sono come una laurea: prima di esibirli bisogna guadagnarseli.”
“Non fidatevi, di maggio. Maggio vi frega in un niente. Basta un attimo di distrazione, un’idea cambiata, una risata in piú e vi frega. Perché maggio sa prendervi alle spalle, in questa città. Arriva di soppiatto e in un lampo vi fa credere di essere altrove, o in un altro tempo. Vi abbraccia coi suoi tentacoli soffici e vi fa pensare che tutto...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Regalo di Natale
“Di notte, lo sai, o si dorme e si sogna o si è svegli e si sogna ugualmente. È di notte che ci mettiamo di fronte a noi stessi, è di notte che non ci sono scuse. Se ti mando un messaggio di notte, non puoi scegliere se ascoltarlo o no. Devi accogliere le mie parole e lasciarle entrare. Per questo una serenata ha bisogno della notte.”
- Dal libro: Regalo di Natale
- Dal libro: Regalo di Natale
“Il consultorio, uno dei pochi sopravvissuti al di fuori dei distretti sanitari, ospitava, oltre a Mina, una psicologa e un ginecologo. La psicologa, un’anziana dolce signora dei quartieri alti, si vedeva raramente perché aveva uno studio privato e non andava volentieri a sporcarsi le mani nel popolare, pur non volendo perdere qualifica e stipendio.”
“Lojacono spiava una città molto diversa da come se l'era immaginata: diffidente, umida e oscura, sempre più celata e meno decifrabile di come sembrava. Ognuno attento a non essere coinvolto in qualche casino, preso dai propri affari e pronto a defilarsi velocemente. Una città che ti scappava fra le dita facendosi liquida o evaporando...” (continua)(continua a leggere)
“I sentimenti nascono, vivono, invecchiano e muoiono.”
- Dal libro: L'antico amore
“Fai le scelte che ti senti di fare, ma ti prego, falle a mente fredda. Pensaci, rifletti bene. Sapendo che quando decidi devi andare avanti. Non tentennare, non guardati indietro. E, soprattutto non pensare mai a quello che avrebbe potuto essere, e che non è stato. Perché il passato non torna mai.”
- Dal libro: L'antico amore
“L'amore vero, quello che nutre ed affama, quello che ti uccide e ti fa rinascere. Non certo l'amore studiato da psicologi e perfino da sociologi, che lo distendono, arreso su un tavolo di marmo e operano una dissezione anatomica, un'autopsia che presume, in quanto tale, un cadavere e non il corpo vivo dell'amore.”
- Dal libro: L'antico amore
“Come in tutti i settori della vita in cui c'è da guadagnare soldi, sarebbe stata utile un po' di diplomazia e di attitudine all'adulazione.”
“La verità non è quella che sembra, a volte. Anzi non lo è quasi mai. E' un po' come la strana luce di questi lampioni, illumina una volta qua ed una volta là. Mai tutto insieme. Allora lo si deve immaginare quello che non si vede. Lo si deve intuire da una parola detta o non detta, un'orma, un'impronta.”
“La fame e l'amore sono all'origine di ogni infamia, in tutte le forme che possono assumere: orgoglio, potere, invidia, gelosia. E sempre e comunque, la fame e l'amore. Li trovavi in ogni delitto, una volta semplificato all'estremo eliminati gli orpelli dell'apparenza: la fame o l'amore, o entrambi, e il dolore che generano.”
“Leggeva di continuo. Romanzi, saggi, fumetti. Leggeva perché gli piaceva fantasticare. Se guarda uno schermo non immagina, dottore. Vede le cose e basta. Ma se legge, allora costruisce e colora e allunga e allarga le cose come vuole. Il ragazzo stava bene solo quando poteva immaginare.”
“Viviamo uno attaccato all’altro, stiamo insieme, ci vediamo continuamente ma non ci ascoltiamo mai. Ognuno preso dal proprio quotidiano, sempre connessi, ma non ci diciamo mai niente.”
“Il freddo è capace di sussurrarvi all'orecchio brutte storie, racconti tristi che rendono l’umore grigio. Il freddo lo vedete dalla finestra, mentre allunga le dita di nebbia e ghiaccio attraverso la notte, invadendo lento e inesorabile le strade e i pensieri. Non c’è esercito che possa opporsi all'invasione del freddo. Arriva come una condanna...” (continua)(continua a leggere)
“Perché l’amore, pensava Pisanelli, è una cosa enorme. Una cosa troppo bella, profonda e importante per dipendere da futilità come la vita.”
“L’amore è così. Tu puoi tenerlo nascosto a lungo, puoi celarlo dietro gli sguardi e i gesti di ogni giorno. Puoi lasciarlo in silenzio, coltivarlo come una pianta; ma il giorno in cui decidi di portarlo fuori, alla luce del sole, allora non lo comandi più. Comanda lui, l’amore. Decide per te, si apre come un fiore bellissimo, vuole tutto lo spazio.”
In evidenza