Sesso
Citazioni e aforismi sul sesso
Descrizione Tema
Ho sempre voglia di fare sesso, è più forte di me. Sul lavoro non riesco a concentrarmi, continuo a pensare alla lingerie di pizzo nero che indossa la mia ragazza quando facciamo l’amore. Le mie colleghe turbano involontariamente la mia mente, si presentano in ufficio su tacchi vertiginosi ed arrivare a sera è un'agonia. La mia fidanzata non mi basta più, la amo da morire, ma non riesco a fare a meno di tradirla. Le avventure di una notte non contano nulla per me, servono solo per dare libero sfogo alla mia libidine ed il godimento non ha pari. Ho provato viagra, cialis e ogni sorta di afrodisiaco per avere più amplessi possibile. Sedurre è davvero diventato un gioco per me e conosco a menadito i posti migliori in cui trovare quelle che ci stanno per del sesso occasionale, acrobatico quasi sempre. Sono ad un passo dal diventare dipendente dal sesso, farlo è un'urgenza ormai e sta distruggendo la mia intimità.
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“Che differenza c'è tra lo stage e il film? La stessa che c'è tra il sesso e la masturbazione.”
L'uomo insultava la prostituta e lei disse: "Senti se vuoi farmi godere non devi chiamarmi puttana ma dirmi che mi vuoi sposare".
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“Sapete chi era Aspasia, signore?... Quantunque ella vivesse in un'epoca in cui le donne non avevano ancora un'anima, era un'anima; un'anima color rosa e porpora, più ardente del fuoco, più fresca dell'aurora. Aspasia era creatura in cui i due estremi della donna s'univano; era la prostituta dea. Socrate più Manon Lescaut. Aspasia fu creata nel...” (continua)(continua a leggere)
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“Gli uomini molto giovani amano una donna perché è donna: il sesso rappresenta per loro tutte le grazie, tutte le qualità e i pregi; in amore essi forniscono tutto. Essi non domandano che un pretesto per amare; ma giunge un'età in cui non ci contentiamo più di un pretesto, vogliamo delle ragioni, e delle ottime ragioni.”
- Dal libro: Aminta
“Tu prima, Onor, velasti
la fonte de i diletti,
negando l'onde a l'amorosa sete:
tu a' begli occhi insegnasti
a starne in sé ristretti,
e tener lor bellezze altrui secrete:
tu raccogliesti in rete
le chiome a l'aura sparte:
tu i dolci atti lascivi
festi ritrosi e schivi,
a i detti il fren ponesti, a i passi l'arte;
opra è tua sola, o...” (continua)(continua a leggere) - La trovi anche in Vecchiaia
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