In archivio 732 aneddoti
Winston Lord, assistente di Henry Kissinger, dopo aver consegnato al Segretario di Stato un rapporto su cui aveva lavorato per diversi giorni, se lo vide restituire con l’annotazione: "È quanto di meglio sai fare?" Lord riscrisse e corresse il rapporto e lo ripresentò: questo ritornò all’autore con lo stesso breve commento. Dopo averlo corretto... (continua)(continua a leggere)
Una pia donna si trovò a parlare della resurrezione di Lazzaro col drammaturgo francese Georges Feydeau. "Ai nostri giorni non si vedono certo i morti alzarsi così dalle loro tombe," disse la pia donna. Feydeau rispose con aria convinta: "Certamente no: la medicina ha fatto davvero troppi progressi!".
François Mauriac e André Gide pranzavano in un ristorante quando il proprietario si avvicinò loro e disse a Mauriac: "Mi farebbe l’autografo?". "Con piacere! - rispose Mauriac - ma sono con un signore molto più famoso di me: André Gide!" E l’altro, rivolgendosi anche a quest’ultimo: "Mi farebbe un autografo anche lei signor Gibbs?".
Quando lo scrittore francese Pierre Louys fu invitato a collaborare al giornale 'Le Temps', il direttore del grande quotidiano parigino si complimentò con lui e gli disse: "Siete contento di lavorare con noi? Questo vi farà conoscere in tutta la Francia". Lo scrittore accennò un sorriso e rispose serenamente: "Se non fossi già molto conosciuto... (continua)(continua a leggere)
Lo scrittore inglese Oliver Goldsmith aveva ottenuto la laurea in medicina all'università di Padova ma aveva fama di pessimo medico. "Io non esercito la medicina - disse un giorno a un gruppetto di amici - ma curo soltanto i miei amici". "Faresti meglio a rovesciare la regola e a curare solo i tuoi nemici", gli fu risposto.
“Paul Gauguin, che aveva iniziato a lavorare come agente di cambio creandosi così una certa agiatezza, nel 1883 rinunciò alla sua professione, spinto dalla sua prepotente vocazione per la pittura. Tuttavia non riuscì mai a vivere della propria arte e presto conobbe la miseria più nera: per curare un figlio malato di vaiolo, arrivò a lavorare come...” (continua)(continua a leggere)
Richiesto di commentare i duri attacchi rivoltigli dagli avversari in campagna elettorale, Barack Obama ha evitato le polemiche con una battuta: "Oh, mi hanno chiamato in modo peggiore, quando giocavo a pallacanestro!".
Samuel Johnson divenne celebre per le incredibili quantità di tè che ingeriva e per la velocità senza grazia con cui lo beveva. Una sera il pittore Joshua Reynolds, che era suo amico, gli fece notare che ne aveva già bevute undici tazze. Seccato, Johnson rispose: “Signore, io non ho contato i vostri bicchieri di vino, perché mai voi dovreste... (continua)(continua a leggere)
“Luigi XI, re di Francia, aveva un debole per l'astrologia. Teneva a corte un astrologo che ammirava fino a che, un giorno, questi non gli predisse che una donna della corte sarebbe morta entro otto giorni. Quando la profezia si avverò, Luigi era terrorizzato sia all'idea che l'uomo avesse assassinato la donna per provare l'esattezza delle sue...” (continua)(continua a leggere)
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