Vecchiaia
Citazioni e aforismi sulla vecchiaia
Descrizione Tema
E’ da un po' che non sei più cliente fisso del barbiere, eppure lo scorrere degli anni non ti tormenta. I capelli lunghi che sfoggiavi ai concerti sono un ricordo ormai lontano, e fai fatica a tenere a bada i nipotini che ti corrono attorno come trottole, ma sei sereno, in pace con te stesso. Non sei tipo da aspettare che la sabbia nella clessidra smetta di scendere, non hai paura dell’inferno e non credi nel paradiso. Tua figlia ti fa il bucato e tuo figlio si prende cura di te, ma il tuo orto è solo tuo, non deve metterci piede nessuno. Stai pensando di fare testamento, casa tua andrà venduta, così è deciso. Da giovane eri taciturno, ora ti riscopri ciarliero più che mai e i pomeriggi li passi al circolo con gli amici di un tempo. Ah, quanti ricordi! Poi, però, ai nipoti racconti sempre i soliti tre aneddoti. Ogni ruga sul tuo viso ha una sua storia. Non hai rimorsi, forse qualche rimpianto, ma è andata così, rimuginare sul passato non serve. La salute non ti ha ancora abbandonato, qualche acciacco certo non manca. A volte ti prende la malinconia, ma di deprimerti proprio non vuoi saperne: hai ancora la grinta di un tempo; è solo sera e un altro giorno se ne va, domani è già qua.
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“Gli anni sembravano non avere effetto su di lei. Era rimasta la solita stronza che conoscevo.”
“I vecchi sono come i mobili antichi, meno li sposti e più durano.”
- Dal libro: Repubblica
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“I monaci del deserto raggiungevano età ragguardevoli. Quando abba Eleuterio compì cent’anni, ebbe dei cedimenti di memoria. Un giorno, perdutosi nei vicoli di Damasco, avvicinò un viandante:
- Scusa, amico, mi sai dire dove si trova abba Eleuterio?
- Ma non sei tu abba Eleuterio?
- Appunto. Vorrei sapere dove mi trovo.” - Dal libro: Canti
“A me, se di vecchiezza
la detestata soglia
evitar non impetro,
quando muti questi occhi all'altrui core,
e lor fia voto il mondo, e il dì futuro
del dì presente più noioso e tetro,
che parrà di tal voglia?
che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
ma sconsolato, volgerommi indietro.”
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