In archivio 732 aneddoti
Alfredo Casella, compositore, molto amato ed ammirato nel massimo periodo di auge, usava camminare sempre di corsa, con lo sguardo basso verso il terreno: un'aria quasi truce. Un giorno fu avvicinato da un ammiratore che si risolse ad apostrofarlo apertamente così: "Perché, Maestro, va sempre così di corsa? Noi, da lei, vogliamo la vita, non la... (continua)(continua a leggere)
“Fritz Kreisler e Sergej Rachmaninov stavano suonando un recital alla Carnegie Hall. A metà di un brano Kreisler si perse e si girò verso Rachmaninov: ‘Dove siamo?’ e Rachmaninov gli disse: ‘Alla Carnegie Hall, Sir!’.”
Quando gli fu detto che ad un solista sarebbero occorse sei dita per suonare il suo concerto, il compositore austriaco Arnold Schönberg rispose: "Posso aspettare".
Quando gli domandarono chi gli sarebbe piaciuto essere, se dopo la sua morte fosse tornato in vita, l'ex ambasciatore americano in Gran Bretagna Joseph Choate, rispose, senza un attimo di esitazione: "Il secondo marito di mia moglie".
Il famoso scrittore George Bernard Shaw, per tenere lontani i seccatori aveva attaccato al cancello del giardino un avviso con la scritta: "Pericoloso avvicinarsi: cane feroce". "Ma noi non abbiamo mai avuto un cane", gli fece notare la moglie. "Ma che cosa importa - replicò lo scrittore - sarò pur libero di definirmi come mi pare".
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