In archivio 732 aneddoti
Giosuè Carducci era professore universitario a Bologna. Andò a Firenze per certe celebrazioni. Una sera si congedò dal ministro della pubblica istruzione:
- "Ma no, - disse il ministro, - resti anche domani".
- "Eccellenza, non posso. Domani ho lezione all'università e i ragazzi mi aspettano".
- "La dispenso io".
- "Lei può dispensarmi, ma... (continua)(continua a leggere)Ad uno che gli domandava se fosse proprio suo un sonetto che recava la sua firma, Alessandro Manzoni rispose, dopo aver osservato la copia a stampa della lirica: "Quand’anche non l’avessi vista, sarebbe per me nota sufficiente di falsità il sapere che il cognome ci si trova anteposto al nome di battesimo, cosa non mai usata da me nel... (continua)(continua a leggere)
“Tamerlano, il crudele sovrano turco dell'Asia centrale nel secolo XIV, tentati invano dieci assalti all'assediata e imprendibile città di Baalbeck, nell'attuale Libano, si ritirò scoraggiato nei suoi accampamenti. Non voleva più combattere. Ma la sera, durante il bivacco, osservò una formica che si accaniva a trascinare un chicco di frumento...” (continua)(continua a leggere)
Il generale Robert E. Lee, una volta, parlò al presidente della Confederazione Jefferson Davis in termini entusiastici di un ufficiale sotto il suo comando. Un altro ufficiale che era presente restò sbalordito: "Generale - osservò - non sa che l’uomo di cui parla così bene è uno dei suoi più acerrimi nemici e che non perde mai l’opportunità di... (continua)(continua a leggere)
“Quando il figlio di William Wrigley, dopo la laurea, venne inviato a dirigere una delle aziende di famiglia a Seattle, il padre lo chiamò nel suo ufficio e gli chiese:
‘Ora che stai per partire dimmi, cosa vuol dire se il Direttore Commerciale e il Direttore Finanziario della filiale che andrai a dirigere vanno d’accordo?’
‘Vuol dire che gli...” (continua)(continua a leggere)Laplace presentò a Napoleone una copia della sua Mécanique céleste e l'imperatore prese a studiarla attentamente. Passato del tempo richiamò lo scienziato: "Avete scritto un lungo libro sull'universo senza menzionare neppure una volta il suo Creatore". "Signore - rispose Laplace - è un'ipotesi non necessaria". Quando Lagrange seppe della... (continua)(continua a leggere)
Nel conclave del 1740 i porporati erano incerti su chi eleggere. Il cardinale Prospero Lambertini, uomo di spirito e abile diplomatico, disse allora: "Se volete un papa santo eleggete Gotti; se preferite un politico esperto eleggete Aldrovandi; se invece vi basta un buon coglione, sono qua io".
Fu eletto proprio lui, col nome di Benedetto XIV.Ruggero Bonghi aveva ricevuto un giorno la visita di un importuno, che non accennava ad andarsene. A un tratto l’ospite si mise a elogiare le numerose pubblicazioni di Bonghi. "Non capisco - affermò, - come troviate il tempo per fare tante cose". "Lo capireste meglio se ve ne andaste", replicò con un sorriso stirato Bonghi.
“Franz Kafka, il grande scrittore ceco misconosciuto finché fu in vita, si trovava ricoverato in un ospedale di Vienna, dove era trattato con poco riguardo. Franz Werfel, lo scrittore austriaco caposcuola del movimento espressionista, volendo aiutarlo, scrisse al dottore responsabile del reparto per raccomandargli l’amico. Data un’occhiata alla...” (continua)(continua a leggere)
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