Tutte le frasi di Bruce Chatwin
“Diversivo. Distrazione. Fantasia. Cambiamento di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo. Senza cambiamento, corpo e cervello marciscono.”
“L’abitudine e la fissità degli atteggiamenti mentali ottundono i sensi e nascondono la vera natura delle cose.”
- Dal libro: Che ci faccio qui?
- Dal libro: In Patagonia
“L’uomo, umanizzandosi, aveva acquisito insieme alle gambe diritte e al passo aitante un istinto migratorio, l’impulso a varcare lunghe distanze nel corso delle stagioni; questo impulso era inseparabile dal sistema nervoso centrale; e quando era tarpato da condizioni di vita sedentarie trovava sfogo nella violenza, nell’avidità, nella ricerca di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: Le Vie dei Canti
“Il moto è la migliore cura della malinconia.”
- La trovi in Psicologia e Psicologi
- La trovi in Casa
“La casa è una perversione.”
- Dal libro: Le Vie dei Canti
“Non perdere la voglia di camminare: io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata... ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati......” (continua)(continua a leggere)
“Società mobili come gli zingari sono egualitarie, libere dalle cose e restie al cambiamento.”
- Dal libro: In Patagonia
“La Patagonia! È un’amante difficile. Lancia il suo incantesimo. Un’ammaliatrice! Ti stringe nelle sue braccia e non ti lascia più.”
- Dal libro: In Patagonia
“Il miglior intellettuale è un intellettuale morto.”
- Dal libro: Le Vie dei Canti
“Gli Antenati, che avevano creato il mondo, cantandolo, erano stati poeti nel significato originario di poesis, e cioè «creazione».”
- Dal libro: In Patagonia
“La storia di Buenos Aires sta scritta nel suo elenco telefonico.”
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: In Patagonia
- Dal libro: Sulla collina nera
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: Che ci faccio qui?
- Dal libro: In Patagonia
- Dal libro: Che ci faccio qui?
“I nostri viaggi non furono mai del tutto privi di incidenti: una volta un soldato scagliò un piccone contro la nostra automobile; un’altra il nostro camion slittò, con mite rassegnazione, giù da un dirupo; un’altra ancora ci frustarono perché avevamo sconfinato in una zona militare; la dissenteria; la setticemia; i pungiglioni delle vespe; le...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Sulla collina nera
- Dal libro: Le Vie dei Canti
“In fondo alla cassetta teneva le cianfrusaglie superstiti di un’esistenza più lontana: la foto di nozze dei genitori; le medaglie del padre; la lettera del Re; un orsacchiotto di pezza; un martin pescatore di porcellana che era caro alla madre; la sua spilla di granati; la coppa vinta in una gara di nuoto (nel 1928 gli erano passati gli attacchi...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: Che ci faccio qui?
“Basta un po’ di eccitazione per mandare la temperatura alle stelle.”
- Dal libro: Le Vie dei Canti
- Dal libro: Sulla collina nera
- Dal libro: Sulla collina nera
“Le gonne, dall’ultima volta che i gemelli erano stati a Rhulen, erano salite non sopra la caviglia, ma sopra il ginocchio.”
- Dal libro: Che ci faccio qui?
“Per un anno, quando ne avevo ventidue, uno dei miei più cari amici fu un anziano signore di nome Bertie Landsberg. Tra noi c’era una differenza di sessant’anni. ”
- Dal libro: Le Vie dei Canti
“Dopo aver frugato un pomeriggio intero nei suk di Omdurman alla ricerca della mirra, dell’incenso e del profumo adatti, ora siamo tutti pronti per il ginn. I Fedeli hanno pregato. Il sole è tramontato, e noi siamo in giardino, seduti sotto una papaia, davanti a un braciere di carboni, in uno stato d’animo di riverente attesa. Prima lo sceicco...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Sulla collina nera
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